Quindi, dicevamo, L mi ha prestato cinque libri di Camilleri anziché quello che mi avevano consigliato. Il primo che ho letto è stato Il Birraio di Preston, al quale ho immediatamente fatto seguire La Stagione della Caccia. Che a sua volta ho finito in due sere (va beh, lo ammetto, è corto corto, tipo 150 pagine).
Libri
Il Birraio di Preston di Andrea Camilleri
Al Birraio di Preston ci sono arrivato con un giro lunghino, ma nemmeno troppo. Una volta mi hanno consigliato di provare a leggere Andrea Camilleri. Onestamente l’ho sempre sottovalutato, più che altro perché associo Camilleri al commissario Montalbano e associo il commissario Montalbano all’omonima serie TV, che non mi ha mai attirato. Sbagliavo.
La Pianista di Elfriede Jelinek
Ho trovato questo libro nello scaffale in alto, quello poco raggiungibile, quello coi libri relativamente più recenti. Credo ce lo abbia messo lì mio padre. Cerco in Google “La Pianista Elfriede Jelinek”. Scopro che è un premio Nobel e che la trama è interessante. Decido che potrebbe valere la pena leggerlo.
Due Fratelli di Milton Hatoum
Di solito non procedo a caso. Non sono di quelli che va in libreria e si lascia affascinare dalle copertine, dai titoli, dai faretti contro gli scaffali. No: leggo un libro se so cosa sto per leggere, se me l’hanno consigliato, o se me l’hanno regalato. Di solito. A Due Fratelli di Milton Hatoum, per esempio, ci sono arrivato facendo un giro più lungo.