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Coccodrilli

Mi racconta A che sua figlia S (età: non me lo ricordo; però pochi, facciamo due-tre per capirci) è in fissa coi coccodrilli. Lo so che i bambini sono strani, ma questo è un fatterello particolarmente interessante. Non pensavo che qualcuno potesse sostenere con convinzione che il proprio animale preferito è il coccodrillo. A maggior ragione non pensavo che potesse essere una bambina a dirlo.

Fermo restando che ognuno può avere l’animale preferito che gli pare, eh. Non sono coccodrillofobo. Lo dico anche per tranquillizzare quelli dell’Associazione Italiana Amici del Coccodrillo. Però i punti sono essenzialmente due.

Uno: i coccodrilli sono brutti. Denti aguzzi, pelle rugosa, occhietti malevoli, zampette corte. Insomma, non basta essere un dinosauro in miniatura per reggere la concorrenza di animali decisamente più carucci: delfini, pony, pulcini, panda, koala, cuccioli in genere. Ecco, manco da cuccioli sono carini: lunghi una spanna, una spana e mezza, sembrano lucertoline spiritate. Lucertoline troppo cresciute e sotto acido. No, non ci siamo.

Due: i coccodrilli sono animali scomodi. Soprattutto per un bambino e i suoi genitori. Intanto bisogna spiegare come mai quell’animale ha ucciso il tenero cucciolo di antilope e se l’è mangiato. Mangiato dilaniando le carni, smembrando, ingoiando senza masticare. Che la mamma-antilope rimane lì impotente a guardare e poi se ne torna nel branco (“tanto di antilopini ne faccio altri, la prossima stagione, hai mai guardato Discovery Channel?”). Poi c’è l’annosa questione di zecchiniana memoria: il coccodrillo come fa? L’altro giorno un’altra bambina mi stava recitando da brava i versi degli animali. Io, che in fondo sono un po’ sadico, stavo per chiederle come fa il coccodrillo. Poi ci ho ripensato: sotto sotto le voglio bene.

Quindi devo ammettere che io S la ammiro. S ha le idee chiare e non si lascia intimidire. A lei piacciono i coccodrilli e li cerca, no matter what. Va alle Cornelle e ci rimane male se non le mostrano i coccodrilli. Vede un documentario sulla savana e chiede quando arrivano i coccodrilli. Vede un documentario sui fiordi norvegesi e chiede quando arrivano i coccodrilli. Vorrei avere la stessa costanza, la stessa forza, lo stesso entusiasmo nell’inseguire i miei, di coccodrilli (che tra l’altro non so nemmeno bene quali siano). Che ne sa Crocodile Dundee? Che ne sa Capitano Uncino? Che ne sa Alberto Angela? L’unica che da ora in poi potrà parlarmi di coccodrilli è S.

Avevo a casa la sorpresa di un ovetto Kinder, un coccodrillo. L’ho portato ad A, che però si è dimenticata di darlo alla figlia. Poi S si è messa a rovistare nella valigetta della mamma. “Coccodrillo!”.

Lawrence d'OrobiaCoccodrilli

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