Blog

From Dusk till Dawn: prima puntata della seconda stagione

La prima stagione di From Dusk till Dawn, parlo della serie ovviamente, si chiudeva più o meno come si chiudeva il film. Qualche trasformato, qualche morto, qualche sopravvissuto. Era giunta l’alba e tutto finiva per il meglio. Più o meno.

Nella prima puntata della seconda stagione ritroviamo tutti i protagonisti della prima. Quelli che non sono morti ovviamente. E con morti intendo proprio morti, non quello stato di mezzo serpente con caratteristiche da vampiro. Questi ultimi ci sono. Partiamo proprio da Scott, il figlio maschio del reverendo: lui è diventato un culebra (i mezzi-vampiri-serpenti-zombie si chiamano così) ed è lo schiavetto del capo di Titty Twister. C’ha pure guinzaglio. Nel locale poi arrivare il mega boss, stacca la faccia al capetto e risveglia un mega guerriero (Danny Trejo e l’ignoranza è assicurata).

Sua sorella Kate, invece, è tra le poche ancora perfettamente sane e sta girando nei peggiori motel di Caracas insieme all’unico fratello Gecko sano: Seth. Sano si fa per dire: non è un culebra ma ha sviluppato dipendenza da eroina. Il loro hobby è rapinare banche, attività in cui però hanno qualche difficoltà, tanto che vanno a farsi fare dei passaporti falsi per poter tornare negli Stati Uniti.

L’altro Gecko, Richie, è in giro a cercare vendetta contro i Nine Lords. Lui è ufficialmente un culebra ed è accompagnato da Santanico, la stragnocca-dea-regina-cacciatrice di sangue. La principale rivelazione della seconda stagione di From Dusk till Dawn è che i culebra sono molti e sparsi per il mondo (o almeno per le Americhe): hanno attività più o meno losche, seguaci più o meno loschi, insomma tutto quello che ci si potrebbe aspettare da personaggi loschi.

Quindi dopo aver ripercorso la storyline del film, aggiungendo qualcosina ogni tanto, ma senza uscire dal seminato, la seconda stagione di From Dusk till Dawn pone le basi per la continuazione della trama.

Lawrence d'OrobiaFrom Dusk till Dawn: prima puntata della seconda stagione

Related Posts

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *