Alle apocalissi ci siamo abituati. Che siano eventi naturali disastrosi, guerre atomiche, godzilla o zombie, capita spessa che la razza umana venga messa a dura prova. Nel romanzo a fumetti Bonelli #7, intitolato Darwin (nome del protagonista della storia), è una pioggia di meteoriti a portare morte e distruzione. A Parigi.
Già la copertina porta con sé una discreta dose di promesse d’azione: un cane incazzato, un ragazzo con un fucile d’assalto (questo è Ken Darwin), una specie di samurai con katana al seguito e un terzo personaggio, stavolta donna, con uno spadone. Il tutto con sullo sfondo la torre Eiffel in evidente stato di decadimento e rovine di varia natura. Ancora più dietro nuvoloni e meteoriti. Cosa fanno i quattro eroi? Fissano un punto imprecisato davanti a loro. Probabilmente il punto in cui la razza umana si salva.
Ken Darwin studia alla Sorbona, famosa università di Parigi e sta insieme a Chieko (che no, nemmeno lei è di Parigi: è giapponese). I due capitano nella capitale francese proprio il 21 dicembre 2012, data che tutti conosciamo visto che hai tempi ci hanno fracassato le palle con la presunta profezia dei Maya. Secondo tale teoria la popolazione precolombiana aveva apposta la data di scadenza al mondo, o almeno all’umanità, proprio in quel giorno. Nel mondo reale ciò non è accaduto, ma nel mondo di Ken Darwin invece si: mentre discute con la ragazza sulla terrazza di un locale, una pioggia di meteoriti si scatena su Parigi. Morte, distruzione, lui si separa dalla tipa, poi in qualche modo sviene e si ripiglia giorni più tardi.
Al risveglio si rende conto di cosa è successo veramente: Parigi è per gran parte distrutta e i pochi sopravvissuti tirano avanti alla meno peggio. Lo scenario è quello tipico dell’apocalisse: zero leggi, se non quella del più forte, qualche clan (divisi tra i buoni e i cattivi) e gente più o meno pazza che si aggrappa a credenze più o meno scellerate per non impazzire in quel mondo difficile.
Le cose sembrano andare meglio per Ken Darwin quando appare il samurai della copertina: un signore su di età, piuttosto bravo ad ammazzare, convinto che la sua missione sia portare il nostro eroe in qualche punto della città a fare un non si sa bene cosa. Una volta fatto, promette, spiegherà a Darwin tutto, ma proprio tutto, quello che è successo e perché, dalla pioggia di meteoriti in poi.
Non c’è altro da fare che seguirlo. La trama principale si apre a poco a poco, mentre i due attraversano la città, talvolta sottoterra, talvolta sgominando manipoli di cattivi. Si fa strada l’ipotesi che certi professoroni sapessero del disastro imminente ma non siano stati in grado di prevenirlo. Teoria a cui si affianca la presunta supernatura di alcuni dei sopravvissuti, tra cui proprio Kent Darwin, che per qualche motivo meritavano di restare in vita, per portare a termine, pure loro, una non meglio precisata missione. Purtroppo viene tirata in ballo la questione dei bambini indaco, che mi ha fatto un po’ rabbrividire: d’accordo la pseudoscienza, ma fino a un certo punto.
Il romanzo a fumetti Darwin si chiude con un cliffhanger e non ha un vero e proprio finale. La storia merita una conclusione, chissà se prima o poi la chiuderanno.
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