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Il Lato Oscuro della Luna, le Storie Bonelli #5

Il Lato Oscuro della Luna, numero cinque de Le Storie di Bonelli, ha un vago sentore scifi, anche se in fondo la parte di scienza che si vede è storica e reale (ovvero quella di una delle prime missioni sulla Luna). Ma non è così semplice.

Tutta quanta la narrazione si basa sui flashback e su un mistero. Uno dei componenti di una squadra di astronauti in viaggio per la Luna comincia a ripensare alla propria infanzia. Questo pensieri sono i flashback che costruiscono gran parte della storia: i ricordi dell’astronauta che da piccolo, spesso in compagnia del fratello, giocava alle esplorazioni spaziali. Ci ritroviamo all’incirca negli anni ’50 e a quel tempo la possibilità di raggiungere la Luna era davvero fantascienza!

I due fratelli giocano con pistole aliene, si inventano dei gradi e si addobbano con paraorecchie e altri indumenti improbabili per sembra il più possibile avventurieri spaziali. L’impresa più comune è affrontare il pericolosissimo lato oscuro, ovvero la parte del giardino di casa che, di pomeriggio, rimane all’ombra.

I sogni di due bambini alle prese con un mondo che mette alla prova la loro innocenza e il ruolo dell’abitazione di infanzia.

I flashback continuano e descrivono la situazione famigliare dei due ragazzi, i loro problemi con i bulli e con i vicini. Poi un evento inspiegabile fa cambiare piega alla storia e il centro dell’attenzione torna prepotentemente sulla navetta spaziale in viaggio verso il nostro satellite naturale. Riuscita e coinvolgente la commistione tra onirico, mistero e un pizzico di scifi vintage anni ’50.

Lawrence d'OrobiaIl Lato Oscuro della Luna, le Storie Bonelli #5

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