Ho letto i primi dieci numeri di Morgan Lost, una serie relativamente nuova di Bonelli. A me è piaciuta, ed anche a quello che me li ha prestati. Lo stesso con cui sono andato al Cartoomics l’anno scorso. Leggendo in internet le recensioni non solo delle migliori, tanto che sembra che molti si siano fermati al primo numero. A quanto pare non ne capisco davvero un cazzo.
La cosa più divertente è che quando ho chiesto ad L di spiegarmi il genere di Morgan Lost, non ha saputo rispondermi. Posso capire che UT fosse difficile da inquadrare, ma al secondo fumetto di seguito la cosa si faceva piuttosto strana. Mi faccio comunque prestare i primi dieci numeri e comincio a leggerli. Come dicevo, mi piacciono da subito.
Il genere portante è sicuramente il noir, genere che stimola la mia passione per gli anni 30 e 40. Il periodo in cui è ambientato è quello (più o meno, tra un attimo vedremo il perché) ed il protagonista è un cacciatore di taglie (cioè un detective). Dal noir ci si muove leggermente verso l’hard boiled o la pulp fiction, senza però finirci in maniera sistematica.
Riguardo all’ambientazione: ci troviamo a New York, che però nel frattempo è stata ribattezzata New Heliopolis. Diversi elementi architettonici della New York di quegli anni sono stati sostituiti con statue e altre icone dell’Antico Egitto. Non si capisce benissimo il perché, spero venga spiegato presto. Il tutto in una timeline alternativa rispetto a quella reale: la seconda guerra mondiale non c’è mai stata, la tecnologia è molto avanzata per gli anni 50, diversi personaggi storici vengono citati ma hanno avuto storie differenti rispetto a quelle che conosciamo. Un passato piuttosto distopico insomma.
Sul fronte cattivi ci troviamo di fronte a una nutrita schiera di pazzi psicopatici. Morgan Lost si occupa solo di casi che riguardano serial killer, e i serial killer a New Heliopolis sono parecchi e pure resi famosi da appositi notiziari televisivi.
Quindi in sostanza: Morgan Lost è un noir ambientato in un passato distopico, con psicopatici quanto basta.
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