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Appunti incompleti di viaggio Cina Giappone

Faccio pulizia di un po’ di note e appunti che ho preso un po’ su Evernote, un po’ su Google Docs, un po’ altrove, presi prima durante e dopo (no, dopo no) il viaggio in Cina e Giappone che ho fatto questo inverno. Per la maggiore parte si tratta di cosa inutili, però hey, non si sa mai. Se non altro posso pulire le varie piattaforme e avere qui tutto insieme.

Partenza  (volo CA950 partenza 12:30)
Cambio (volo CA161 partenza 16.05)
Parigi (volo NH215 partenza 11:25)

Appunti in Cina

Pechino

Prima di partire mi ero segnato questa galleria d’arte, poi me ne sono dimenticato e ovviamente non ci sono mail andato: Wan Fung Art Gallery. In compenso ho fatto passare il Museo Nazionale, che si trova in Piazza Tienanmen, alla destra del Mausoleo di Mao Zedong. Un museo davvero enorme, andavo su e giù per i piani come un bambino. La tipetta che manovrava l’ascensore mi riconosceva e mi proponeva lei il piano successivo.

Sempre a Pechino e sempre riguardo all’arte, non è male il District 798, una zona industriale dismessa e poi trasformata in quartiere artistico. Ci sono un’infinità di gallerie e anche qualche strana opera d’arte per strada. Tipo un granchio costruito con pezzi riciclati da un’auto.

Provincia Jiang Su

Non ci sono stato. Questa cosa me l’hanno raccontata e me la sono segnata perché mi è sembrata divertente. In questa provincia il discorso generico (small talk) preferito non riguarda il tempo, come avviene in tutto il resto del mondo, ma riguarda il cibo. Hai cenato, hai pranzato?

Una provincia fatta di nonne a quante pare.

Tombe Ming

Le prime due Tombe Ming che ho visitato, per non dimenticarne i nomi me lo ero segnati: Changling e Dingling.

Appunti in Giappone

Osaka

National Museum of Art – visitato! Da fuori sembra l’elmo di un romano, ma è solo l’entrata. Tutto il museo si trova sottoterra, è davvero bello anche solo dal punto di vista architettonico.

Castello di Osaka – visitato! Si tratta di una ricostruzione recentissima, ma vale la pena visitarlo. Anche il giardino che lo circonda è degno di nota. Forse una delle pochissime ricostruzioni storiche visitabili in Osaka, che per il resto (comprese le immediate vicinanze del castello) è solo modernissima.

Osaka Museum of History – visitato! Museo di Storia, la cui mostra permanente riguarda la storia della città stessa. Fatto bene, con modelli e ricostruzioni a grandezza naturale. Scendendo ci si può affacciare dai finestroni del decimo piano, dai quali si vede il Castello di Osaka circondato da palazzi moderni.

Takoyaki – son pallette a base di polpo, che si mangiano soprattutto come street food. Ricoperte di un salsa apposita e di maionese.
Okonomiyaki – una sorta di frittatona con cavolo, spaghetti e altre cose. Certe persone la chiamano la pizza giapponese. Persone che evidentemente non hanno mai visto una pizza. C’è una sorta di rivalità tra il Kansai (la regione che include Osaka, Kyoto e Kobe) e Hiroshima, riguardo a chi fa l’Okonomiyaki migliore. Quella del Kansai è la migliore.
Yakisoba – spaghetti alla piastra.

Nanba – via dello shopping, un percorso tutto coperto con ogni genere di negozio.
Umeda – altra zona commerciale, con le maggiori stazioni di metropolitana e treno. Vi si trova anche l’Umeda Sky Building, il palazzo più alto di Osaka. Salendoci, soprattutto di notte, lo spettacolo è impressionante. Luci ferme e in movimento ovunque, uniche zone buie i fiumi.

Ann Burton (blue Burton) – cantante jazz di cui mi ha parlato il proprietario del jazz bar di cui vi ho già parlato.

Louvre N°9 – mostra dedicata al fumetto dedicato al Louvre. Numero 9 perché il fumetto è considerato la nona arte. Mi son segnato i nomi degli autori che mi sono riproposto di investigare meglio, eccoli: Christian Durieux, Jiro Taniguchi, Etienne Davodeau, David Prudhomme, Philippe Dupuy + LooHui Phang, Marc Antoine Mathieu, Eric Liberge, Enki Bilal, Taiyou Matsumoto, Katsuya Terada, Nicolas de Crecy

Balena in scatola – stasera solo un po’ di balena in scatola, devo stare leggero perché domani ho la mattanza dei cuccioli di foca! Per chi volesse, invece, questo fine settimana si va a buttare scorie radiottive sulla barriera corallina, che almeno Nemo mi diventa fosforescente e la prossima volta lo si trova facile.

Kobe – Daniel

Daniel, svizzero, un po’ matto, mentre parlavo con lui mi son segnato queste cose:
Piero Bianconi – credo uno scrittore. Google conferma: scrittore svizzero-italiano.
Denise Liotè – pittrice semisconosciuta. Però sembra bravina.
Jazz trio Roberto Olzer

 

 

Lawrence d'OrobiaAppunti incompleti di viaggio Cina Giappone

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