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Il Cane di Terracotta di Andrea Camilleri

Prima o poi doveva accadere. Certe cose sono così. Accadono e non te ne accorgi. Circa. O comunque provi ad evitarle ma loro accadono lo stesso. Questa è una di quelle cose. Il primo approccio a Montalbano. Insomma, non è facile da accettare. Son partito da Il Cane di Terracotta.

Non era più possibile procrastinare, soprattutto perché tra i libri di Andrea Camilleri che mi hanno prestato non ce n’erano più senza il famoso commissario. Ho dribblato questo personaggio soprattutto perché il feeling che ne avevo dagli spot della serie televisiva non mi faceva impazzire. Si trattava di un po’ di sano pregiudizio immotivato (come tutti i pregiudizi tra l’altro).

Invece Salvo Montalbano è un bel personaggio, che certo, eredita un po’ degli aspetti stereotipati dell’investigatore noir, ma ci ricama intorno molto altro. In più calato nel mondo siciliano e umoristico di Camilleri ci sta davvero bene. In questo caso si intrecciano fatti attuali e storie di anni prima, che si incrociano nei pressi di una grotta adibita a deposito di armi. Grotta in cui compare, insieme ad altri misteriosi elementi, il cane di terracotta che dà il titolo al romanzo.

Montalbano non è l’unico personaggio ricorrente: intorno a lui transitano altri personaggi, che per la maggior parte lavorano all’interno del commissariato. Catarella. Gallo, Galluzzo; più quello che ci sta intorno: il questore, il medico forense. Tutti personaggi caratterizzati innanzi tutto da quello che pensa di loro Salvo. Dal modo in cui lui li approccia, dal tono che usa fin dalle prime battute al telefono o dal vivo. Ne salta fuori un mondo vivo, reale, fatto non solo di rapporti di lavoro ma anche di simpatie e antipatie, di persone che non possono sopportarsi ed altre che si fanno sangue.

Primo approccio che mi ha davvero soddisfatto e che mi ha aperto tutto il mondo di Montalbano. Da Il Cane di Terracotta ho proseguito, parlerò di altri libri della serie più avanti.

Ah, mi son dimenticato di fare la foto al libro prima di restituirlo, per questo l’immagine del post è un tristissimo fotomontaggio.

Lawrence d'OrobiaIl Cane di Terracotta di Andrea Camilleri

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