Stando al riassunto della trama disponibile su Netflix, Marseille è molto simile ad House of Cards, ma su scala francese. O meglio: su scala comunale. Stando alle recensioni non è niente di eccezionale, anche i francesi ne parlano male. E poi a me Gérard Depardieu, specie negli ultimi tempi, sta un po’ sul cazzo. Insomma, vale la pena vedere almeno la prima puntata, dico io.
Prima ancora della sigla: sniffata di cocaina, incipit della marsigliese e partita di calcio. Bene. La prima questione politica è se costruire o no un nuovo casinò a Marsiglia. Dai che partono gli intrighi, i tranelli, le sottili strategie politiche! I consiglieri comunali dicono la loro e in dieci minuti il casinò è approvato. Ah, bene. Ora bisogna ottenere il lotto di terra dai tizi del porto. Ah, ecco! Vedi che allora non era così facile.
Il sindaco Robert Taro (Depardieu) è sboccato, sessista ed è chiaro che nasconde qualcosa. E sniffa cocaina come se non ci fosse un domani. La figlia Julia si sta facendo coinvolgere in giri poco raccomandabili, tra magrebini, banlieue e coinquiline lesbiche. Insomma, se la spassa tra la villona di famiglia e un ragazzino che ha appena fatto una rapina ma che è tenuto sotto scacco dal resto della piccola malavita.
Vicesindaco di Marseille è Lucas Barrès, protetto di Robert e un po’ arrivista. Sia la moglie del sindaco che la figlia sbavano per lui, che però, dal canto suo si sta già scopando diverse strafighe e sta tramando per far carriera.
C’è, come in House of Cards, il sottofondo orchestrale denso di pathos. Spesso usato un po’ a cazzo però. Altro elemento che ricorda la serie statunitense sono le inquadrature panoramiche della città costiera: queste meritano e sono fatte bene. Ah, anche gli SMS in sovraimpressione sono fatti paro paro.
La sensazione che lascia la prima puntata è che si continui a saltare tra il troppo e il troppo poco. Alcuni passaggi appaiono esasperati (tipo le carneficine per motivi comunali), altri troppo semplicistici (un tipo fa una rapina a mano armata in una gioielleria di Pandora e non gliene frega un cazzo a nessuno).
Lascia un commento